
Come costruire l’abitudine al business storytelling
Molti imprenditori oggi accettano la narrazione come una strategia valida per comunicare… in teoria.
Che poi mettano in pratica davvero quanto appreso è tutta un’altra storia. Per questo motivo è necessario aiutare chi ha ruoli di responsabilità aziendale ad approcciarsi alla narrazione in maniera pragmatica, così da capirne il valore nella vita di tutti i giorni.
Ci sono persone che sono in grado di raccontare la storia giusta al momento giusto. Come mai? Semplicemente perché sono in grado di ricavare spunti utili dalle esperienze di tutti i giorni, reincorniciando i fatti alla luce delle esigenze di business.
Per costruire l’abitudine al business storytelling non ci vogliono chissà quali sforzi. Basta rendersi conto che la nostra giornata è ricca di stimoli utili per ricavare delle storie da portare poi in ambito aziendale per illustrare in maniera più efficace casi pratici di business.
I comunicatori efficaci si orientano verso questa impostazione, chiamando in causa affermazioni spontanee in diverse situazioni, dalla conversazione di lavoro con un singolo collega alla riunione per l’approvazione di un progetto.
Perché molti imprenditori non arrivano a questo semplice trucco strategico? Per il semplice fatto che mettono in primo piano la loro opinione, iniziando con frasi come “Io penso”, “Ritengo che” piuttosto che con la narrazione.
I formatori internazionali, quando raccontano le loro esperienze in aula sul tema, ricordano che ci vuole circa un anno per arrivare a passare dalla seconda alla prima impostazione, rendendo la narrazione il fulcro centrale delle proprie affermazioni quando si cerca di rendere più semplice la risoluzione di un problema aziendale o di illustrare a un potenziale partner i punti forti del proprio business.
E’ una questione di esecrazione e di approccio consulenziale alla formazione perché diventa importante seguire i manager nel loro processo di apprendimento e consolidamento.
Come ricorda Charles Duigg, giornalista vincitore del Pulitzer, per consolidare un’abitudine è necessario pensare a una ricompensa finale che, nel caso dello storytelling, è l’interesse suscitato nell’interlocutore, che può tradursi nel raggiungimento di un obiettivo di business.
Cosa ne pensi di questo approccio, lo condividi anche tu?