
Le 7 domande che devi fare al tuo team ogni mese
Le aziende che vogliono crescere necessitano di creare una cultura del feedback. Tutto il team dovrebbe lavorare assieme per raggiungere il successo. Se i leader sono gli unici a prendere decisioni, il percorso non sarà altrettanto positivo come succede quando si incoraggiano i propri dipendenti a inviare commenti e suggerimenti.
Un recente studio condotto da un’equipe dell’università di Harvard e da una della Cornell ha individuato il motivo per cui i dipendenti tendono a non comunicare con i propri manager: la paura delle ripercussioni. Per questo chi si trova in una posizione di leadership dovrebbe interagire almeno una volta al mese con il proprio team, ponendo specifiche tipologie di domande. Ecco qualche consiglio preliminare al proposito, da tenere presente prima di procedere con le domande vere e proprie.
- Ascolta attentamente: prima di porre qualsiasi domanda al team impara ad ascoltare. Sarà più facile per la persona del tuo team che sta interagendo con te esternare il proprio punto di vista e le proprie idee e tu avrai modo di avere un quadro più dettagliato della situazione.
- Dai spazio a follow up frequenti: non aver paura di fare spesso le stesse domande. Molte volte i dipendenti non sono pronti a condividere il loro punto di vista su uno specifico argomento, ma se viene loro ricordato frequentemente risulta più facile pensarci giorno dopo giorno.
- Poni domande con uno scopo: ogni volta che interagisci con il tuo team, poni domande con uno scopo, dimostrando interesse reale per il miglioramento.
- Non dimenticare la cortesia: poni domande con tono cortese evitando di difendere a tutti i costi il tuo punto di vista, cosa che può intimorire l’interlocutore.
Dopo aver interiorizzato queste indicazioni arriva il momento delle domande effettive.
- Che cosa hai fatto questo mese che ti ha reso orgoglioso?: spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante l’orgoglio per il proprio lavoro, che dovrebbe essere messo in primo piano se si punta al successo.
- Se tu fossi il CEO che cosa faresti di diverso?: questa domanda è un ottimo espediente per far capire ai tuoi dipendenti che stimi le loro opinioni e per dare spazio a nuove idee utili e interessanti.
- Come posso essere un leader migliore?: un manager lungimirante e lucido è consapevole di avere ogni giorno davanti un’occasione per migliorare.
- Qual è la sfida più importante che stai affrontando in questo momento?: ogni persona affronta sfide sul lavoro. I manager, vestendo i panni dei coach, grazie a domande come questa possono aiutare i propri dipendenti a crescere.
- Cosa posso fare per aiutarti ad avere più successo?: la crescita personale è il miglior fattore di coinvolgimento dei dipendenti. Spostare l’attenzione su quello che l’azienda può fare per aiutare i membri del team ad avere maggior successo sul lavoro è un ottimo modo per rendere la squadra più produttiva.
- Cosa possiamo fare per migliorare i nostri prodotti/servizi?: il mercato cambia continuamente e porre al proprio team domande di questo tipo è essenziale per rimanere sul pezzo.
- Ci sono progetti sui quali ti piacerebbe lavorare se ne avessi l’opportunità?: la motivazione è il motore del successo di un’azienda. Chiedere ai tuoi dipendenti quali progetti li appassionano è fondamentale per aiutarli a scoprire i loro punti forti e a vivere meglio la versatilità oggi sempre più richiesta.